Chi ci segue sa che nei mesi passati abbiamo dedicato due articoli non proprio lusinghieri sul nuovo BTP Valore emesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), al quale sono state dedicate due aste di collocamento (una a giugno e una a ottobre). Di seguito riepiloghiamo le caratteristiche di queste due emissioni:
BTP Valore emesso a giugno 2023:
Durata: 4 anni (scadenza giugno 2027)
Cedola: 3,25% annuo per il 1° e 2° anno e a 4,00% per il 3° e 4° anno, pagate semestralmente.
Premio fedeltà: i sottoscrittori che manterranno il titolo di Stato per tutta la sua durata riceveranno un premio extra finale dello 0,5% sul capitale nominale.
BTP Valore emesso a ottobre 2023:
Durata: 5 anni (scadenza ottobre 2028)
Cedola: 4,10% per i primi tre anni e il 4,50% per gli ultimi due anni, pagate trimestralmente.
Premio fedeltà: identico all’emissione precedente.
Viste queste caratteristiche, è facile trovare sul mercato soluzioni più convenienti a parità di rischio. Per esempio, abbiamo citato in precedenza le obbligazioni di Intesa San Paolo con scadenza giugno 2028, che offrono per i primi due anni una cedola del 6,15%. L’istituto bancario di Torino ha rating BBB (come l’Italia d’altronde) ma è pur sempre il più grande gruppo bancario di Italia. Siamo sicuri che, se dovesse entrare in acque turbolente, lo Stato italiano con il suo BTP Valore ne esca indenne?
Ma se volessimo accollarci meno rischio e ‘non fare un tasso (cit.)’, al momento diverse banche in Italia offrono conti depositi non vincolati ad un tasso del 4% annuo lordo, anche se con durata massima di circa un anno.
Insomma, sembra facile trovare alternative migliori nel panorama attuale rispetto all’ultimo strumento del MEF. I risparmiatori italiani saranno stati consapevoli di ciò? Vediamo un po’ che numeri hanno ottenuto tra il pubblico queste due emissioni:
Emissione di giugno: la prima emissione del BTP Valore ha subito ottenuto risultati di rilievo, con una domanda di 18,2 miliardi di euro e 654.675 contratti. Il MEF ha così registrato il miglior risultato di sempre in termini per valore sottoscritto in un singolo collocamento di titoli di stato per piccoli risparmiatori. Come confronto, basta pensare che il BTP Italia di marzo 2023 aveva generato una domanda pari a 10 miliardi euro.
Emissione di ottobre: i numeri parlano chiaro. Il titolo, che ha fatto il suo debutto sul MOT il 10 ottobre 2023, ha suscitato un'entusiasmante domanda totale di 17,19 miliardi di euro. Con 641.881 contratti conclusi, il BTP Valore ottobre 2028 ha visto una partecipazione straordinaria, con un taglio medio di 26.781 euro. Il 79% della partecipazione è attribuito agli investitori retail, stabilendo un record come la percentuale più alta mai registrata in un'offerta dedicata ai piccoli risparmiatori.
In sintesi, con queste due emissioni il MEF ha battuto due record: uno in termini di valore del sottoscritto e uno in termini di partecipazione degli investitori retail.
Cosa ci dice tutto questo? Che la cultura finanziaria in Italia non è cosa conosciuta e per questo motivo vi invito a seguire FinEdu per restare aggiornati e sul pezzo.
תגובות