Da inizio anno i mercati hanno girato in torno mentre ieri i principali indici mondiali sono venuti giù del 1/2%. Cosa è successo?
Tanto e nulla... in breve:
A livello geopolitico le preoccupazioni in medio oriente scaldano gli animi e raffreddano i mercati. Le preoccupazioni sono rivolte ai commerci globali e ad un possibile aumento dei prezzi delle materie prime e dei tempi di spedizione per la crisi dello stretto di Ormuz. Nel mentre Israele sta schiacciando Hamas assieme alla popolazione civile al punto che anche gli storici alleati denunciano le azioni militari intraprese e i bombardamenti e interventi iniziano a scendere di intensità. Nel mentre l'inverno e il freddo russo gela il fronte in Ucraina con forti bombardamenti da ambo le parti e c'è uno stop al contrattacco ucraino.
Politica mondiale, nei primi tre mesi dell'anno andranno a votare circa 4 miliardi di persone in paesi più o meno democratici. Si sta accendendo la partita negli USA dove i democratici danno fiducia ad un secondo mandato di Biden mentre tra i democratici non vi è partita in quanto Trump stravince su tutti confermando un elettorato che lo supporta. Non sono da sottovalutare nemmeno le elezioni in Europa che potrebbero vedere la fine come la rinascita del Partito Popolare Europeo in quando in più paesi i partiti moderati di centro destra perdono terreno lasciando spazio agli estremismi che polarizzano le scene politiche nazionali e il dibattito sull'Europa.
Dati economici, i dati per gennaio sono scarni. L'inflazione nei paesi industrializzati di dicembre è stato più alta delle attese, complice forse l'euforia di fine anno come ci aspettavamo i consumi non hanno cessato. Questo rappresenta un buon segnale per l'economia ma il dato economico complessivo del PIL potrebbe rasentare lo 0 in Europa e vedere uno stop negli USA. Se così fosse i segnali distensivi di politica monetaria potrebbero avvenire. Nel mentre a livello globale le società continuano ad aumentare il fatturato anche se l'indebitamento medio incide sugli utili. Nota di spicco è l'inversione di Apple che riduce il fatturato in quanto come detto dal CEO l'espansione ha raggiunto un livello "globale" mentre di contro Microsoft ruba il podio di società con il market cup (valore di mercato più alti).
Politiche monetarie, a questi il mercato continua a guardare per decretare dove andranno i mercati quest'anno. C'è un toto scommesse fra banche d'affari, asset manager e trader su dire quando e non più se i tassi di interesse scenderanno a marzo oppure entro fine anno, giugno o settembre.
In tutto questo mi sento di dare un po' di positivismo in quanto a livello geopolitico potremmo avere una distensione o fine della guerra in Ucraina come in Israele e così da distendere animi e sanzioni fra potenze economiche. Questo quindi non porterà ad una fiammata dell'inflazione e contribuirà alla riduzione dei tassi di interesse che permetteranno al famiglie e aziende di consumare e crescere. Non ci aspettiamo un rendimento stratosferico per i mercati azionari quest'anno così come un netto taglio dei tassi ma un rialzo inferiore al 10% si.
Nel mentre il mercato dagli USA agli emergenti scende o cresce poco. In particolare BTC e TQQQ che stiamo incrementando in portafoglio portano in negativo il rendimento da inizio anno. Per chi di voi a più esperienza però sapete bene come funzionano i mercati e questi prossimi due mesi potrebbero essere ottimi momenti di accumulo.
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