Dove siamo e dove dobbiamo andare?
Oggi volevamo prenderci un po' di tempo per spiegarvi che cosa è successo nell'ultimo quadrimestre in quanto tutti gli eventi macro economici e le notizie che vediamo passare in televisione impattano sulle vite di tutti noi in un modo o nell'altro.
Dopo un 2022 difficile i mercati sembrano aver iniziato l'anno con un buon passo, ma hanno subito un arresto a causa della crisi del settore bancario. Le principali 2 preoccupazioni sono che questa possa trasformarci in una crisi sistemica e una crisi come quella del 2008.
Ma sono due timori giustificati?
Avevamo subito scritto subito dopo la crisi di Silicon Valley Bank un articolo sul tema in cui abbiamo previsto bene cosa è successo:

https://www.finvestedu.com/post/ci-aspetta-un-nuovo-2008-cosa-sta-succedendo-sui-mercati
Detto questo andiamo ad esaminare il tutto in modo più approfondito grazie ad un asset manager di eccezione come Fidelity che ci ha tenuto a precisare come le banche continuino a fallire anche dopo il 2008 negli USA:
Come potete vedere dall'immagine seguente sono 3 le banche fallite o andate in liquidazione ma negli anni scorsi abbiamo avuto un numero di casa analoghi maggiori di oggi.

Le banche ad oggi coinvolte sono FTX, SIlvergate, SVB, Signature Bank, First Republic, Credit Suisse e tutte con un propria storia, narrativa e causa scatenante della crisi. Più o meno tutte diverse e di certo non per cause da scatenare un rischio sistemico.

La banca più grande è proprio Credit Suisse, la seconda banca svizzera che purtroppo ha un passato di lungo corso per quanto riguarda la crisi bancaria in quanto dal 2008 ha visto una frode, un caso di spionaggio, le dimissioni del CEO e del board nel 2020 fino al collasso di Archegos e Greensill in cui gli errori del reparto trading e risk management hanno pesato sulle casse dell'istituto... fino alle dimissioni recenti nel febbraio 2022 del presidente e il panico sui social di ottobre del 22.

Insomma tutt'altro che belle notizie...
Che hanno portato la banca concorrente UBS (la prima svizzera) ad acquisire CS con 3 miliardi circa ha ottenuto 244 miliardi di asset della concorrente. Un affare insomma...
Per molti la causa scatenante della crisi bancaria negli USA è il rapito rialzo dei tassi di interesse con una politica da falco intensa da parte della FED. Di seguito vi riportiamo l'andamento dei tassi di interesse americani dal 71 ad oggi:

Questo ha effettivamente scatenato un ribasso sui portafogli delle banche. Perché ci teniamo a ricordare che un rialzo dei tassi comporta generalmente un rialzo dei rendimenti sui mercati e se voi avete acquistato un titolo a reddito fisso come un BTP al 4% a 10 anni e oggi è possibile acquistarne uno uguale al 4,4% il mercato sarà disposto a riprendere il vostro con uno sconto pari circa al 10%.
Questo non capita solo ai risparmiatori ma soprattutto ai portafogli delle banche che si trovano ad investire depositi e liquidità sui titoli di stato e di conseguenza oggi hanno una leggera perdita in caso di necessità da parte loro o dei correntisti:
in taluni casi questi ribassi possono avere anche un -20% nel caso di titoli a lunga scadenza

Ciò che è accaduto a SVB per esempio è proprio questo... hanno preso depositi a breve e investiti a lungo visto il grande afflusso di risorse con il covid. Successivamente però nel 2023 queste attività hanno iniziato a scarseggiare andando a ritirare dal sistema bancario americano 43 miliardi, causando così una perdita in bilancio per gli istituti.