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ESG e Greenwashing

Da quanto ESG significa bello e comprare e ciò che non è ESG si scarta questa denominazione sta perdendo il suo senso iniziale per via del "Greenwashing" e un azienda che produce polimeri sostitutivi alla plastica diventa più rischiosa di un'azienda che produce armi, estrae petrolio, gas o una che finanzia queste ultime.


Per capire di cosa stiamo parlando vi invito a leggere l'articolo fino alla fine perché parleremo di greenwashing.



Per chi non lo sapesse ESG sta per Enviromental Soustenability Governance ed è un indicatore che prende a modello gli articoli della carta delle nazioni unite per verificare quanto del lavoro che stanno svolgendo va verso questi 3 pilastri:



Così si è iniziato a definire con articolo 8 e 9 tutti i fondi che vanno ad investire in queste aziende che possono definirsi "green" o meglio ESG.

Ancora prima del lancio di questi indicatori si è potuto verificare tramite studi e back test come le azioni ESG fossero più redditizie e meno rischiose in quanto meno soggette a compiere errori per quanto riguarda disastri naturali, scandali o mosse azzardate in scelte di risk management.


Una grande idea che ha visto tutti d'accordo tra mondo finanziario e legislatori...


Altri invece come Visco, presidente di Banca D'Italia sostiene che le istituzioni bancarie e finanziarie debbano già occuparsi di tante cose tra cui la stabilità e la fiducia nel sistema.

Mai parole più sante dopo i recenti crolli bancari.


Oppure Anna Maria Breda autore tra l'altro di "Diavoli" che dice "il compito dei fondi di investimento e dei trader e quello di fare i prezzi sul mercati e non di dire ciò che è bene è male perché altrimenti verrebbe meno un attore atto a bilanciare i prezzi sul mercato".

Detto in modo più facile il compito di noi investitori dovrebbe essere quello di comprare e vendere secondo convenienza e non di guardare cosa ci piace e cosa no come su Instagram o Facebook.


Date queste ultime due considerazione possiamo dire che ESG sia una gran cosa e che lo teniamo in considerazione quando facciamo le nostre valutazioni ma in modo MOLTO DIVERSO DA COME SI FA OGGI SUL MERCATO...


Si perché nel bel paese si potrebbe riassumere con "fatta le legge, trovato l'inganno"...


E' così è di fatti i principali fondi di investimento per ottemperare ad una politica del distributore o per aumentare il proprio appeal nel settore finanziario tra istituzionali e ratail (investitori privati) ha portato ad uno "stock picking ESG based" o una selezione basata su quanto è alto questo indicatore ESG.


Così facendo prevedendo anche un aumento da parte del legislatore vero il vertere su questa direzione ha portato aziende e fondi ad un vero Greenwashing o "lavaggio verde" per così dire.



Così aziende che notoriamente scavano il terreno per tirare su materiale inquinante, producono beni di consumo di plastica o elettrici, diventano improvvisamente "verdi" o "buone" mentre chi non si adopera in tal senso ovvero nel farsi più verde viene lasciato indietro.


Ma non succede solo per la tematica ambientale ma anche per quanto riguarda quella sociale e di Governance e questo è ancora più vomitevole.

Perché ci è capitato di aziende, banche e altre realtà che non chidessero più le sciagurate

domande ormai vietate anche per legge come:


"vuoi avere dei figli, sei sposato/a? cosa vuoi fare da qui ai prossimi 10 anni?"


Ma qualcosa del tipo: "ti senti più lei, un lui o altro? Che genere ti piace?"


Se le prime ormai sono "vecchie" e stantie le seconde sono nuove e in voga come non mai.


Così facendo si da importanza a caratteri secondari come se si hanno minoranze LGBTQIA+(Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender (o Transessuali), Queer, Intersessuali e Asessuali + altro) invece della reale competenze degli individui che hai di fronte come il loro titolo di studio, preparazione, tesi, campi di ricerca, competenze, voglia di lavorare e fare team... e questo per noi è il vero razzismo "il marketing nel HR e nella Governance".