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Gli attacchi alle criptovalute nei sogni di un banchiere centrale



Nel post precedente avevamo segnalato un articolo di Chainanalysis che mostrava la natura premeditata e intenzionale dell'attacco alla struttura decentralizzata della Terraform Lab (il crollo di UST-LUNA), che ha dato il la ad altri attacchi nei giorni successivi su diverse piattaforme decentralizzate particolarmente fragili. L'obiettivo potrebbe essere quello di far perdere la fiducia degli investitori sugli asset decentralizzati. Ma come spesso accade, il "panico" si è poi riversato su qualsiasi altro servizio cripto, anche non decentralizzato, provocando una fuga di capitali da tali piattaforme, soprattutto da quelle che forniscono prestiti e che offrono rendimenti sui depositi. Il risultato paradossale di questa campagna malevola è stato l'aver convinto molti investitori ad abbandonare le comode rendite passive superiori all'inflazione offerte dalle piattaforme cripto per tornare alle valute fiat, la cui perdita di valore è oggi "garantita" dalle politiche di incremento dei tassi delle banche centrali, La materia del contendere tra il mondo cripto e le banche centrali oggi dunque si focalizza proprio sul tema del valore. Con una manovra di distrazione di massa, le banche centrali cercano di coprire il sempre piu' macroscopico effetto inflattivo delle loro politiche, spostando l'attenzione sulle cripto e sugli altri asset da investimento, tentando di dirottare su tali asset la sfiducia e la disperazione che al contrario dovrebbero essere diretti verso il loro sistema di valute fiat. Tuttavia, storicamente parlando, l'umanità non ha mai considerato il denaro come un investimento. Non è dunque possibile che questo fenomeno perverso di fuga verso cio' che non dà valore, il denaro, abbia una durata degna di nota. Contrariamente a quanto viene narrato dai media complottisti, dietro questi attacchi un po' alla cieca NON c'è alcun piano cospirativo particolare. Su questo possiamo riferirci alla dichiarazione fatta si Twitter da Agustin Carsten, Direttore Generale della BIS (la banca centrale delle banche centrali). Il banchiere in questione approfitta del momento di sfiducia nei confronti delle cripto per convincerci che le CBDC, cioè le versioni digitali del dollaro o dell'euro, saranno molto piu' affidabili delle cripto e delle stablecoin private. Riflettici un momento: Carsten sta parlando di un oggetto ancora misterioso, la CBDC, che secondo le dichiarazioni degli stessi capi della BCE e della Federal Reserve, forse vedrà la luce fra quattro-cinque anni, come se fosse qualcosa di concreto capace di combattere alla pari con le criptovalute qui, nel mondo reale. Il fatto è che nel mondo della finanza, ancora di piu' nell'urgenza delle ultime drammatiche involuzioni monetarie, un lasso temporale di quattro-cinque anni equivale a un'era geologica... USDT e USDC sono tuttavia valute molto, molto basiche, mentre le CBDC di cui parla Carsten sono addirittura programmabili, un po' come lo yuan digitale o la cripto eth. Si tratta di un processo di vasto respiro, reso ancora piu' difficile dal fatto che in occidente, diversamente che in Cina, le istituzioni coinvolte non sono lontanamente vicine al grado di coesione e unilateralità di quelle cinesi (basti solo pensare alle difficoltà che già ora la BCE affronta per il fatto di dover armonizzare le economie di piu' di venti stati del tutto diversi tra loro). Morale della favola: un euro o un dollaro digitale programmabili sarebbero forse in grado di risolvere il problema dell'inflazione, ma richiedono un contesto tecnologico, politico e finanziario molto sofisticato che in occidente è molto di là da venire. Distruggere è piu' facile che costruire. Vietare tutto è piu' facile che risolvere i problemi con politiche innovative.

Per questo motivo cari lettore vi voglio disilludere dall’avere rendite passive sui vostri depositi con interessi del 12,5% senza alcun rischio.

La finanza non si è rotta con la DeFi, non esistono pasti gratis nemmeno del mondo Crypto.

Quello che sto cercando di dire è che la relazione tra rischio rendimento persiste sempre e che dovremmo fare ciò che un investitore intelligente ha sempre fatto…

Ovvero DIVERSIFICARE senza cercare inutili scorciatoie e non spaventarsi difronte alla volatilità ma continuare a comprare asset che nel lungo termine acquistino di valore in grado di battere l’inflazione e questi oltre alla cripto più stabili e datate abbiamo i principali asset come indici mondiali e azioni.


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